"L'invasione silenziosa della marine litter è diventata ormai un problema globale. Il 3% della produzione annuale di plastiche finisce in mare" ha spiegato Marco Faimali del Cnr lanciando l' allarme su macro e nanoplastiche, una "specie aliena artificiale" che sta invadendo i mari. Le plastiche, frammentandosi in particelle sempre più piccole anche perchè vengono mangiate e triturate dai pesci, diventano difficili da recuperarsi. Al centro della conferenza anche il progetto Seacleaner, a cura dell'Ismar Cnr, dove gli studenti sono stati coinvolti in progetti di pulizia dei litorali da microplastiche.
"Nelle zone riserva, meno accessibili, la concentrazione di questi elementi è superiore che in altre aree perché non vengono effettuate periodiche pulizie" ha detto la ricercatrice Silvia Merlino, paragonando i dati di Cinque Terre, Palmaria, Lerici e alta Toscana. E in tema di microplastiche "faremo nostro l'impegno di inserire la campagna in difesa del plancton tra le campagne di Sea Shepherd" ha annunciato Giuliana Santoro, referente spezzina del movimento ambientalista.
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