La produzione di lenticchia in Italia - sottolinea Coldiretti - è di circa 4,3 milioni di chili e particolarmente ricercate sono quelle di Castelluccio di Norcia Igp, la cui produzione era stata duramente colpita dal terremoto, ma anche quelle inserite nell'elenco delle specialità tradizionali nazionali come le lenticchie di S. Stefano di Sessanio (Abruzzo), di Valle Agricola (Campania), di Onano, Rascino e Ventotene (Lazio), molisane (Molise), di Villalba e Ustica (Sicilia) o ancora umbre quali ad esempio quelle di Colfiorito.
In Umbria - ricorda Coldiretti - nel 2022 si è avuta una produzione di lenticchia pari a 14.300 quintali per circa 2.300 ettari di superficie.
L'accoppiata vincente - continua Coldiretti - è con ben 6 milioni di chili di cotechino e zampone consumati proprio a fine anno con gran parte della produzione nazionale che è certificata come Cotechino e Zampone di Modena Igp, ma si rileva anche una apprezzabile domanda di cotechini e zamponi artigianali, anche acquistati direttamente, proprio insieme alle lenticchie, dai contadini nelle fattorie e nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica.
Non solo lenticchie, tra i piatti portafortuna a fine anno ci sono - prosegue Coldiretti - anche i chicchi di uva. Ne vanno mangiati dodici, uno per ogni mese dell'anno. E di buon auspicio sono anche i melograni simbolo di riparo e protezione dai problemi che il nuovo anno potrebbe portare. E sorprendentemente portano fortuna anche gli spaghetti - conclude Coldiretti - a patto però di cucinarli interi, senza spezzarli.
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