Inserire il Mao-Museo di Arte
Orientale di Torino nei maggiori network di arte e di cultura
orientale al mondo: è l'obiettivo del nuovo direttore Davide
Quadrio, tra i maggiori esperti internazionali del settore, con
esperienza presso le maggiori istituzioni culturali cinesi e
asiatiche.
"Questo Museo è di rara bellezza e ha collezioni preziose
non sufficientemente conosciute dalla comunità internazionale -
osserva il neo direttore, operativo da febbraio per 4 anni - e
forse neppure da tanti torinesi, cinesi, giapponesi e coreani
residenti in città. Credo che la scelta caduta su di me voglia
proprio sottolineare la volontà di internazionalizzare del
museo. In questi anni ho lavorato proprio su questa linea".
Quadrio, curatore a Torino della mostra in corso 'Hub
India', cita alcuni dei network e degli enti più importanti al
mondo con i quali vuole mettere in contatto il Mao. Tra questi
l'Asia Art Archive di Hong Kong, il China Art Center di
Manchester, Casa Asia di Barcellona, Asia Week di New York,
Asia Fair di Parigi. "Le mostre sono un parte importante
dell'attivitò di un museo - spiega - ma credo che possa e debba
diventare un attivatore di cultura a 360 gradi".
Il neo direttore "è un produttore culturale di livello
internazionale, che da anni vive tra Asia ed Europa,
particolarmente attento alla divulgazione scientifica e
artistica, come dimostrano i suoi più grandi progetti, come il
BizArt Center, il primo laboratorio artistico indipendente
no-profit di Shanghai, e la piattaforma Arthub, tra le più
importanti istituzioni artistiche cinesi", sottolinea il
presidente di Fondazione Torino Musei, Maurizio Cibrario.
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