Tra reale e virtuale. Con la
mostra 'Raffaello in Umbria e la sua eredità in Accademia', in
programma dal 18 settembre al 6 gennaio, l'artista abiterà le
sale di Palazzo Baldeschi a Perugia. L'annuncio è stato dato
oggi in occasione della riapertura al pubblico, dopo quattro
mesi di chiusura per il Covid, del palazzo e delle collezioni
permanenti che si trovano nella sede museale situata in corso
Vannucci.
È stata quindi anche l'occasione per la presentazione a
stampa e istituzioni una anteprima della imminente mostra,
inserita fra le manifestazioni riconosciute dal Comitato
nazionale per le celebrazioni raffaellesche.
L'esposizione - è stato ricordato - è parte del percorso
'Perugia celebra Raffaello' e si inserisce nel più ricco
programma 'Raffaello in Umbria', coordinato dal Comitato
organizzatore regionale.
All'incontro, sono intervenuti Cristina Colaiacovo,
presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, Mario
Rampini, presidente dell'Accademia di belle arti 'Pietro
Vannucci' e i curatori della mostra. Fra i rappresentanti delle
Istituzioni presenti, tra gli altri, anche l'assessore alla
Cultura del Comune di Perugia Leonardo Varasano.
Anche i visitatori quindi, a partire da oggi, oltre alle
collezioni permanenti del palazzo potranno vedere alcune
anticipazioni del percorso espositivo organizzato dalla
Fondazione CariPerugia Arte e dall'Accademia per rendere omaggio
a Raffaello Sanzio a 500 anni dalla sua scomparsa.
La preview si snoda fra le due sezioni che animano il
progetto espositivo. Affascinante è l'anteprima della parte
multimediale, a cura della Fondazione, che offre un'esperienza
emozionale e innovativa data dall'intreccio tra suggestioni
visive e sonore: in una grande sala del palazzo, tre pareti sono
state trasformate in schermi cinematografici per offrire una
visione quasi tridimensionale.
L'anticipazione a cura dell'Accademia, inoltre, espone la
Madonna del Cardellino (particolare) di Raffaello in un disegno
di Annibale Vitiani. Si tratta di una "copia da fotografia",
realizzata per la prova d'esame della Scuola di figura nel 1983,
dall'allora diciassettenne allievo perugino dell'Accademia
'Vannucci'.
"La riapertura del palazzo e la mostra che inaugureremo a
settembre, anticipata con qualche esposizione da oggi - ha detto
Colaiacovo - rappresentano un tassello importante della attività
sinergica che in questi mesi di chiusura abbiamo comunque
portato avanti, con l'obiettivo comune di promuovere il nostro
patrimonio artistico-culturale". Ai visitatori, ha sottolineato,
sarà offerto "un percorso espositivo unico in Italia", che si
compone di una parte documentale e di una multimediale "che
grazie ad effetti scenici sorprendenti riporterà in Umbria tutte
le opere realizzate da Raffaello qui che altrimenti non sarebbe
stato possibile avere".
La parte multimediale della mostra si caratterizzerà infatti,
come è stato poi anticipato, da un'esperienza immersiva. In una
sala si potranno ammirare tutte le opere umbre del Maestro: se
ne contano ad oggi 12, di cui solo due sono quelle ancora
conservate in Umbria (Gonfalone della Trinità a Città di
Castello e Affresco di San Severo a Perugia). Nell'altra,
partendo da famosi ritratti, alcuni attori in costume
rinascimentale porteranno in scena il pittore urbinate
attraverso due dialoghi che coinvolgono anche il Perugino, suo
maestro. L'altra sezione, infine, si articolerà in quattro parti
tematiche e cronologiche per mettere in evidenza come
l'Accademia fu vivaio di talentuosi pittori che rielaborarono la
lezione degli antichi maestri, Perugino e Raffaello prima di
tutti.
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