BOLOGNA - Un 'Made in Italy' meno conosciuto, ma che rappresenta la prima voce dell'Italia nel mondo. E' la meccanica strumentale, il cui commercio internazionale vale 1.600 miliardi di euro, un importo pari alle dimensioni dell'economia italiana. A questo settore Sace ha dedicato un focus particolare nel suo Rapporto Export 2016.
La meccanica strumentale comprende i macchinari 'necessari' al funzionamento di un'altra macchina - come pompe, rubinetteria, valvole, il cui commercio vale 500 miliardi di euro, di cui 30 italiani. Poi ci sono gli 'autonomi', che operano in maniera indipendente, con l'Italia che occupa il quarto posto al mondo con una quota dell'8%; e i macchinari a 'uso specifico', cioé la meccanica in senso stretto: da soli valgono più della metà del totale.
L'export italiano in questo settore è a elevato valore aggiunto nazionale: l'Italia è davanti a Germania, Stati Uniti e Giappone in termini di rapporto tra valore aggiunto esportato ed esportazioni e nel concreto questo si traduce in maggiori utili, capacità di investimento per le imprese italiane e possibilità di crescita occupazionale.
I tratti distintivi delle imprese della meccanica strumentale sono, appunto, l'elevata propensione all'export, che raggiunge più di tre quarti del fatturato, e la marcata concentrazione produttiva nel Nord Italia. Lombardia e Emilia-Romagna da sole esportano oltre la metà dei macchinari italiani. Come gran parte dell'economia italiana, anche questo settore 'soffre' di una ridotta dimensione aziendale: l'organico medio di un'azienda è 19 addetti, in Germania è il triplo, in Francia il doppio, in Europa 1,7 volte. Ma le dimensioni non impediscono di raggiungere ottimi risultati in termini di produttività: con 242mila euro a testa, il fatturato per addetto è tra i più alti del Vecchio Continente. Tuttavia, l'aumento del costo del lavoro (+26% nel periodo 2007-2014) ha annullato i benefici dell'accresciuta produttività (+10% nello stesso periodo) e impedito che la maggiore efficienza si traducesse in maggiore competitività di prezzo.
Per mantenere uno sviluppo profittevole, Sace indica tre direttrici da seguire: la crescita dimensionale (imprese più grandi), l'internazionalizzazione e l'innovazione.
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