BOLOGNA - Dopo il positivo risultato messo a segno nel 2015, con oltre 55 miliardi di euro (ovvero il 13% dell'export nazionale), nel primo trimestre dell'anno l'export emiliano-romagnolo è rimasto sostanzialmente stabile, orientandosi prevalentemente verso i mercati europei.
Emerge dal Rapporto Export 2016 di Sace, illustrato durante un convegno a Bologna. Alcuni settori hanno comunque fatto registrare una forte crescita nei primi tre mesi dell'anno, come gli apparecchi elettronici (+15,4%), l'altra manifattura (+11,6%), i prodotti agricoli (+9,2%), gli apparecchi elettrici (+8,7%) e la gomma e plastica (+5,9%). L'export risulta molto concentrato, con i primi cinque settori che rappresentano oltre il 70% dell'export totale.
Sotto il profilo dei mercati di destinazione, sebbene l'Unione Europea risulti la meta principale, le previsioni di Sace offrono direttrici di crescita verso mercati emergenti come Emirati Arabi e in prospettiva Iran per il Medio Oriente, Cina e Giappone in Asia, e Stati Uniti.
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