"Il gol al Gent è stato importante
per me. Ero desideroso di dimostrare il mio valore, ma anche
fiducioso. Sono molto felice di poter aiutare la Roma a vincere
dopo alcune partite in cui non ci eravamo riusciti. Ero rimasto
in panchina per tre partite, ma la mia fiducia cresceva: alla
prima opportunità ho cercato di approfittare. In avanti abbiamo
bisogno di sicurezza e fiducia in noi stessi. Avevo già la
fiducia dell'allenatore, del club e dei compagni, spero di
continuare così". Lo ha detto Carles Perez, attaccante della
Roma, in un'intervista rilasciata al Mundo Deportivo, dopo il
gol-partita in Europa League al Gent.
Parlando del trasferimento dal Barcellona al club
giallorosso, Perez ha ammesso che "è difficile spiegare cosa sia
successo. Non hanno dato le spiegazioni che mi dovevano, almeno
quelle vere. L'allenatore mi ha detto che non contava su di me,
perché aveva altre priorità. Mi è stato detto, a 10 giorni dalla
chiusura del mercato, che sarei andato via".
"Il Barcellona adesso fa parte del mio passato - sottolinea
Perez - il presente è a Roma: voglio essere un giocatore
importante per questa squadra. Alla fine sono grato a Barcellona
per tutto quello che mi ha dato, quello che ho imparato è stato
nel club blaugrana: grazie a loro sono stato in grado di
raggiungere un grande club come la Roma".
"Penso - conclude - che alla fine non si siano comportati
bene, ma sono grato al club: a Barcellona parlano molto di
vivaio e alla fine dimostrano di agire diversamente. Ad ogni
modo, non ho un brutto ricordo del Barcellona, ma solo
gratitudine. Non mi è piaciuta la forme".
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