'Circeo vendesi'. Una parte del
celebre promontorio della Maga, patrimonio storico, naturale e
archeologico, è finito nel listino di un'agenzia immobiliare per
300mila euro. La Regione Lazio, dopo le proteste di associazioni
ambientaliste per salvaguardare l'area, ha deciso di dare
mandato alla direzione Demanio e Patrimonio per l'acquisto.
"Un'area di una tale valenza va preservata da possibili scempi
e messa a disposizione della collettività con le modalità che
andremo successivamente a definire", spiegano Daniele Leodori,
vice-presidente e assessore alla Programmazione Economica e
Roberta Lombardi, assessora alla Transizione Ecologica.
Nei giorni scorsi l'alert era stato sollevato dal consigliere
regionale Enrico Forte che ha presentato una mozione, firmata
anche dalla consigliera Gaia Pernarella, chiedendo alla Regione
di procedere all'acquisto dell'area, circa 200 ettari per la
metà di bosco, che si estende tra Quarto Caldo e Quarto freddo.
Un'area, spiegava la mozione, da destinare poi alle proprietà
dell'Ente parco nazionale del Circeo. Forte infatti ha
evidenziato come il terreno in vendita, proprietà sembra di una
famiglia nobile e compresa nell'area del Parco Nazionale, sia di
grande interesse storico archeologico nonchè di pregio
ambientale in particolare per la presenza della Centaurea
cineraria circei, una sottospecie botanica presente solo in
questo promontorio. Nei prossimi giorni la Regione Lazio
procederà con l'opzione di acquisto secondo le procedure
previste dalla legge "affinché questo pezzo del nostro
territorio, dal valore inestimabile, diventi patrimonio di tutti
- spiegano Leodori e Lombardi - in quanto ente pubblico, abbiamo
il dovere di salvaguardare un capitale naturale di circa
duecento ettari sui quali sorgono anche resti di antiche ville
romane e habitat naturalistici particolari, assicurandoci che
la sua protezione sia di lunga durata".
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