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Disabile muore carbonizzato in istituto

Tragedia al Don Orione di Genova

Disabile muore carbonizzato in istituto

Al don Orione di Genova, sigaretta caduta sugli abiti

GENOVA, 20 gennaio 2018, 10:07

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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 Tragedia la scorsa notte all'istituto per disabili e anziani Don Orione di via Berghini, sulle alture di San Fruttuoso, a Genova. Un ospite 49enne, disabile psichiatrico che si muoveva su una sedia a rotelle, è morto carbonizzato nel bagno del reparto dove era ricoverato. La causa potrebbe essere stata una sigaretta caduta sulla tuta acrilica che indossava che si è incendiata. L'uomo, come tutte le sere, era andato in bagno per fumare una sigaretta prima di addormentarsi. L'uomo potrebbe aver avuto un malore che gli ha fatto cadere dalla mano la sigaretta che ha innescato il rogo.
    La prima ad accorgersi di quanto stava accadendo è stata l'infermiera di turno del reparto che con un estintore ha spento le fiamme, ma il paziente era già morto. L'infermiera è stata ricoverata in ospedale per intossicazione. Per il fumo sprigionatosi, un'ala della struttura che ospita una decina di persone è stata evacuata dai vigili del fuoco. Sul posto con i medici del 118 e gli agenti di polizia delle volanti.

Nel reparto del don Orione di Genova dove la scorsa notte è morto carbonizzato il paziente erano in turno due infermieri per poco meno di una ventina di ricoverati. Gli investigatori, coordinati dal sostituto procuratore della procura genovese Francesco Cardona Albini, cercheranno di capire se il numero di pazienti non fosse superiore a quanto consentito per legge rispetto alla presenza del personale. Per questo il pubblico ministero ha aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti, ha disposto l'autopsia e ha delegato le indagini alla squadra mobile genovese. Gli agenti hanno acquisito tutta la documentazione sanitaria e i protocolli e i piani di lavoro e di organico.

"Noi siamo più che tranquilli. La magistratura sta giustamente facendo il suo lavoro. Abbiamo tutte le autorizzazioni e il numero dei pazienti e del personale è in regola". Lo ha detto don Alessandro D'Acunto, responsabile dell'istituto Don Orione dove la scorsa notte è morto carbonizzato un paziente disabile di 49 anni. "Anche l'impianto antincendio ha funzionato subito. Purtroppo - ha aggiunto - per questi pazienti la sigaretta è l'unica consolazione, l'unico momento di evasione. Ma gli infermieri avevano fatto il giro dieci minuti prima ed era tutto a posto. Non appena è scattato l'allarme sono intervenuti ma non c'è stato nulla da fare"
   

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