E' scontro nel Consiglio regionale
della Liguria sull'opportunità di tenere in videoconferenza, non
in aula, la seduta odierna dell'assemblea mentre il lockdown
dell'emergenza coronavirus è finito e le attività riaprono. "Il
fatto che la Regione non abbia gli strumenti per le verifiche
sanitarie indispensabili a riaprire l'aula del Consiglio
regionale dà un segnale sconcertate alla popolazione, - attacca
la capogruppo de 'il Buonsenso' Alice Salvatore - proprio
l'istituzione regionale che dovrebbe garantire la sicurezza
sanitaria non riesce a dire da un mese se le sue strutture sono
in sicurezza oppure no". "Sono almeno 15 giorni che chiediamo di
tornare in aula, - interviene il capogruppo del Pd Giovanni
Lunardon - ci manca poco che torniamo in spiaggia, ma non
sappiamo quando torneremo in Consiglio". Il capogruppo di Linea
Condivisa Gianni Pastorino sollecita a "riammettere al più
presto il pubblico negli uffici dei consiglieri regionali".
"Basta strumentalizzazioni, l'assemblea tornerà in aula solo
in piena sicurezza. - replica il presidente del Consiglio
Alessandro Piana indicando la probabile data del 26 maggio -.
L'emergenza sanitaria non ha mai fermato le attività del
Consiglio e delle Commissioni, che sono sempre proseguite
secondo le modalità che possono garantire la sicurezza sia dei
colleghi che dei dipendenti". "Sono stato il primo, insieme al
presidente della giunta Giovanni Toti, ad auspicare il rientro
in aula e la riapertura degli uffici nel più breve tempo
possibile, ma questo deva avvenire in totale sicurezza",
sottolinea.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA