Roche ha siglato un accordo con il
ministero della Salute per avviare un progetto di "volontariato
di competenza" per far fronte all'emergenza coronavirus. Lo
annuncia la filiale italiana della multinazionale farmaceutica
svizzera sottolineando che si tratta del "primo progetto" sul
territorio nazionale, che prevede l'impiego di 250 dipendenti
Roche, il 25% del totale, come volontari del numero verde 1500.
Questi ultimi affiancheranno gli operatori di primo livello del
numero verde a partire da oggi, aumentando sensibilmente la
capacità di risposta del centralino.
L'Azienda ricorda che dal 29 febbraio ad oggi sono state
oltre 400mila le telefonate gestite dagli operatori di primo e
secondo livello, grazie a un servizio attivo 24 ore al giorno
per l'intera settimana con una media di 23mila chiamate
quotidiane. Il primo livello di assistenza riguarda
l'applicazione pratica dei diversi decreti emanati dal Governo
oltre a informazioni generali sulle precauzioni igieniche e
norme di comportamento utili per il contenimento della
trasmissione del virus.
Il secondo livello di supporto, fornito da dirigenti sanitari
e mediatori culturali in lingua straniera che rispondono dalla
Sala Operativa del Ministero, è rivolto ai cittadini bisognosi
di indicazioni più specifiche, di natura sanitaria, che
riguardano ad esempio la sintomatologia al virus.
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