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Rinnovabili Marche coprono 30% di fabbisogno elettrico regionale

Rinnovabili Marche coprono 30% di fabbisogno elettrico regionale

Rapporto Legambiente cita il caso Sassoferrato e sindrome Nimby

ANCONA, 29 febbraio 2024, 17:53

Redazione ANSA

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Nelle Marche il 30% del fabbisogno elettrico è coperto da impianti rinnovabili sul territorio regionale e il restante 70% importato da altre Regioni. E' quanto emerge dal report di Legambiente a Rimini che evidenzia come la percentuale marchigiana sia in linea con quella nazionale.
    In questo scenario di transizione "lenta ed ingiustificabile, ogni proposta di grande impianto riceve un ostracismo da politica e territori, come sta accadendo nel Comune di Sassoferrato (Ancona), dove i comitati locali e la politica regionale si stanno opponendo alla realizzazione di un impianto solare a terra, che potrebbe sorgere in un'area industriale, destinata ad aree produttive", scrive il presidente di Legambiente Marche, Marco Ciarulli.
    "Ogni singolo grande impianto viene duramente contestato e la politica, - prosegue con riferimento a sindrome Nimby, acronimo in inglese tradotto in "non nel mio cortile" - anziché accompagnare questo percorso, di tutelare un interesse collettivo, spesso accompagna la protesta come se la transizione energetica non riguardasse direttamente tutti noi. Nelle Marche, non esiste un singolo progetto di grande impianto di produzione di energia da fonti rinnovabili che non sia stato o non sia tutt'ora oggetto di forti contestazioni. E' necessario regolamentare la diffusione di questi impianti - conclude Ciarulli - affinché si realizzino nei luoghi idonei e con il coinvolgimento delle comunità locali, ma è necessario realizzare anche una transizione energetica senza ulteriori indugi".
   
   

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