Se il nuovo ponte Garibaldi da
costruire a Senigallia (Ancona) dopo l'alluvione del settembre
2022 dovesse tardare oltre il 2025 potrebbe verificarsi un
incredibile paradosso: la necessità della rimozione della
passerella ciclopedonale installata proprio per limitare i
disagi legati alla demolizione del vecchio ponte danneggiato. Ad
affermarlo è il sindaco Massimo Olivetti.
L'evento alluvionale del 15 settembre 2022 causò, tra le
altre situazioni, danni al ponte Garibaldi che collegava l'area
dello stadio e dell'ospedale con il centro storico. Per questo
motivo venne abbattuto. Con lo scopo di ridurre le problematiche
di una città divisa e riaprire il transito sul fiume Misa almeno
a pedoni e biciclette, venne a giugno 2023 aperta una passerella
ciclopedonale. Una soluzione temporanea che si avvicina alla
scadenza.
"Ha un valore temporale molto basso", ha dichiarato il
sindaco Olivetti, smentendo ogni ipotesi che rimanga lì dov'è
anche in futuro: "la passerella ciclopedonale non potrà rimanere
su più di un anno e mezzo o due, quindi verrà smontata. Se il
ponte Garibaldi non fosse nel frattempo ricostruito sarebbe un
problema perché comunque dovremmo toglierla".
Dunque si dovrà accelerare la realizzazione del nuovo ponte
Garibaldi, di cui ancora manca il progetto definitivo. Tra i
nodi da sciogliere c'è l'altezza dell'infrastruttura che dovrà
prevedere un franco idraulico, uno spazio cioè tra la parte
inferiore del ponte e il livello massimo di piena del Misa, di
un metro e mezzo. Se a ciò si aggiunge lo spessore del ponte che
è minimo di 70 centimetri per un ponte carrabile, si arriva a
superare i due metri sopra il livello stradale in base ai
criteri anti alluvione. Questo aspetto tecnico e normativo,
assieme alla futura posizione e al raccordo viario, stanno
ritardando l'esecuzione dell'opera. Ma la tempistica non potrà
essere prolungata di molto: la passerella ha una vita breve,
prevista fino alla fine del 2024 o, al massimo, alla primavera
2025.
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