Il mix tra artigianalità, legame
con il territorio e innovazione spinge l'alimentare italiano a
crescere oltre tre volte più del Pil. Nel 2018 l'incremento è
stato del 3.1% e si prevede che il tasso di crescita annuo sia
analogo per il biennio 2019-2020. Sono i risultati del Food
Industry Monitor, l'analisi nazionale del comparto alimentare
condotta dal gruppo bancario Ceresio Investors e dall'Università
di Scienze Gastronomiche (Unisg), presentata oggi a Pollenzo
(Cuneo).
La 5/a edizione dell'osservatorio ha analizzato i dati
economici e competitivi di 823 aziende di 15 comparti
dell'alimentare, per un fatturato aggregato di circa 63
miliardi, rappresentative del 71% delle società di capitali
operanti nel settore.
Lo studio evidenzia i comparti che crescono maggiormente nel
lungo periodo: farine, food equipment, caffè, surgelati. olio,
packaging e vino. Buone performance anche per acqua, dolci,
birra e pasta. Uno dei punti deboli è la bassa percentuale di
aziende con un canale e-commerce: 30%.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA