Negli ultimi 5 giorni tre persone
sono state ricoverate al Centro Grandi Ustionati del Cto di
Torino con gravi ustioni dovute all'accensione di stufe o camini
con l'alcol. Negli ultimi 3 anni i pazienti arrivati al Cto
ustionati con questa modalità sono stati 102, il 40% dei
ricoveri. Lo comunica l'ospedale, che lancia un appello ai
cittadini affinché non manipolino imprudentemente liquidi
infiammabili, che in caso di ustioni comporta una mortalità del
12%.
Dei 3 pazienti, per due la prognosi é riservata. Uno, da
Carrù, è a forte rischio di perdere la vita. L'altro, da San
Giorgio Canavese, sta migliorando. Il terzo, da Bagnolo
Piemonte, aveva lesioni meno gravi. La Città della Salute, di
cui il Cto fa parte, fa "un appello affinché le persone smettano
di attizzare il fuoco con l'alcol". E consiglia di "non tenerlo
in casa per un utilizzo non consono e pericoloso, come pulizie,
disinfezioni, frizioni, bruciare zecche o ramaglie, che si
potrebbero fare meglio e in maggiore sicurezza con altri
prodotti".
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