Più di 100 lavoratori degli
appalti ferroviari del Piemonte - sono in tutto un migliaio e si
occupano della pulizia dei treni e delle stazioni, in gran parte
provenienti dal fallimento di Manital Idea - hanno manifestato
dalle 10.30 alle 13, in piazza Castello a Torino. Il presidio è
stato organizzato da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl
Ferroviaria, Fast Confsal e Orsa. L'assessore regionale al
Lavoro, Elena Chiorino, convocherà i sindacati il 23 giugno.
I sindacati denunciano "la mancata erogazione degli importi
relativi alla cassa integrazione in deroga aperta a marzo, a
livello nazionale, per l'emergenza Covid 19 e l'insostenibilità
del perdurare di tale situazione. Oltre a ciò, la mancata
erogazione della retribuzione dei mesi di novembre, dicembre e
della tredicesima mensilità dovuta al fallimento del Consorzio
Manital Idea". Nei giorni scorsi i sindacati hanno scritto al
prefetto, al presidente della Regione e all'assessore regionale
ai Trasporti per chiedere che anche i lavoratori degli appalti
ferroviari ricevano la cassa integrazione in deroga entro il 21
giugno".
"Proprio ieri la Dussmann, una delle aziende che si occupano
di pulizia dei treni Fs, ha anticipato senza alcun accordo il
Tfr ai 250 lavoratori, creando confusione e mettendo in pericolo
la liquidazione della cassa integrazione", spiega Stefania
Pugliese della Filt Cgil Piemonte.
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