La lotta biologica alla cimice
asiatica è iniziata in Piemonte con il rilascio delle vespe
samurai, considerate il suo nemico naturale, ma innocuo per
l'uomo e gli animali. in un centinaio di siti.
Ai primi lanci hanno partecipato anche il presidente della
Regione Piemonte, Alberto Cirio, e l'assessore regionale
all'Agricoltura e Cibo, Marco Protopapa.
"Stiamo compiendo un passo importante per tutelare
l'ortofrutticoltura piemontese che vuole essere di qualità e per
confermarsi tale non deve essere schiava della chimica -
sottolinea Cirio - . La vespa samurai ci consentirà di risolvere
il grave problema della cimice asiatica in modo naturale, dando
così certezze ai nostri agricoltori e a chi vuole investire in
Piemonte. Per fare questo ci sono voluti anni di ricerca, oltre
alla modifica di normative a livello internazionale per poter
importare questa specie dall'Oriente".
Il piano di lotta biologica, emanato dal ministero
dell'Ambiente, ha durata triennale: "Grazie al lavoro di vari
soggetti istituzionali -dice Protopapa - si è potuto attuare
concretamente un progetto di aiuto alle imprese agricole per
prevenire e contenere i danni dell'insetto che sta devastando le
produzioni ortofrutticole e di nocciole del Piemonte".
Nel solo 2019 in Piemonte i danni derivanti dalla cimice
asiatica ammontano a 170 milioni di euro e hanno interessato
13.500 aziende agricole.
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