La Cigl promuove il lavoro agile
fra i dipendenti della Regione Piemonte: è quanto afferma lo
stesso sindacato sulla base di un sondaggio eseguito lo scorso
mese di aprile. "Ci piacerebbe - è il commento - capire quali
elementi ha utilizzato la dirigenza dell'Ente per esprimere un
giudizio negativo sull'esperienza dello smart working. I dati
che abbiamo raccolto raccontano una realtà diversa".
Elaborando le risposte fornite da 694 dipendenti, Cigl-funzione
pubblica afferma che il 78,2% sarebbe disposto a proseguire
anche al termine dell'emergenza sanitaria. La maggioranza,
peraltro, vorrebbe alternare lavoro agile e lavoro in presenza:
solo il 16,5% opterebbe per 4 giorni di smart working su 5,
mentre il 39,9% sceglierebbe 3 giorni, il 31,2% due giorni e
solo il 6,5% una giornata. "E' evidente - conclude la Cgil - che
nessun dipendente regionale intenderebbe 'sparire' come
riportato da alcuni esponenti politici e organi di stampa".
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