Si divide in due tronconi il
processo per il cantiere del Tenda bis tra Italia e Francia: per
le accuse più gravi, ma a rischio prescrizione, procederanno i
tribunali di Torino e quello di Cuneo. Questa mattina il giudice
ha accolto le istanze delle difese sull'incompetenza
territoriale di Cuneo sui reati contestati principalmente alla
Fincosit, l'azienda che gestiva il cantiere sequestrato a maggio
2017 dalla guardia di finanza.
Il tribunale di Cuneo procederà per le accuse a cinque
imputati per furto di materiali di cantiere, che secondo
l'accusa veniva rivenduto in nero per un guadagno di 100 mila
euro, e violazione delle norme ambientali e sugli esplosivi.
Altri 10 imputati saranno giudicati dal tribunale di Torino per
le accuse di truffa aggravata, frode in pubbliche forniture,
falso ideologico. I difensori avevano chiesto il trasferimento a
Torino perché gli stati avanzamento lavori del cantiere a Limone
sarebbero stati firmati nel capoluogo piemontese e consegnati
negli uffici Anas di Torino.
Gli imputati sono quasi tutti dipendenti Fincosit, insieme
agli incaricati Anas e ai professionisti responsabili di
supervisioni e consulenze. Parti civili nel processo sono il
Comune di Limone, Anas, Provincia di Cuneo e Stato francese (il
cantiere del Tenda bis è pagato al 42% dalla Francia).
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