Dopo le richieste di pagamento per
prestazioni sanitarie effettuate tra il 2014 e il 2016 arrivate
a migliaia di pazienti biellesi, ora la direzione generale
dell'Asl Biella ha avviato una indagine interna. C'è stato un
primo intervento urgente finalizzato a tutelare i cittadini
coinvolti, l'Asl ha formalmente sospeso la procedura di
riscossione coattiva da parte dell'Agenzia delle Entrate. Il
provvedimento consentirà di adempiere ai necessari accertamenti
che riguardano sia le posizioni degli utenti sia la
ricostruzione delle cause e l'individuazione delle eventuali
responsabilità all'interno dell'azienda.
L'attività di riscossione per gli anni 2014-2015-2016 è stata
avviata d'ufficio, come normalmente avviene, senza il
coinvolgimento della direzione. In una nota l'azienda fa sapere
che "la direzione generale dell'Asl non ha ricevuto dalle
strutture competenti preliminare comunicazione circa l'invio
massivo di questi avvisi di pagamento, che hanno arrecato
apprensione nei cittadini, ed è intervenuta fin da subito, in
modo da contenere e prevenire le possibili ripercussioni. E'
stata formalmente avviata un'indagine interna, che durerà alcuni
giorni e che ha lo scopo di fare chiarezza sull'attività di
riscossione messa in atto".
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