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Palio di Asti, oltre mille figuranti in costume medievale

Palio di Asti, oltre mille figuranti in costume medievale

Corteo storico da piazza cattedrale e campo sfida tra cavalli

06 settembre 2016, 18:44

Redazione ANSA

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Palio di Asti, oltre mille figuranti in costume medievale - RIPRODUZIONE RISERVATA

Palio di Asti, oltre mille figuranti in costume medievale - RIPRODUZIONE RISERVATA
Palio di Asti, oltre mille figuranti in costume medievale - RIPRODUZIONE RISERVATA

ASTI - Una testimonianza viva dell'età medioevale. E' il corteo storico che apre il Palio di Asti, che si corre il 18 settembre in piazza Alfieri. Sono oltre mille i figuranti ad interpretare momenti di vita medioevale dei 21 borghi, rioni e Comuni dell'Astigiano. Una tradizione consolidata nel tempo, creata ad arte da storici locali, sarti e dalla passione di centinaia di astigiani dei comitati palio.
La sfilata parte da piazza cattedrale, percorre corso Alfieri, raggiunge piazza San Secondo e infine il catino della piazza triangolare della corsa. A vestire i colori della città, bianco e rosso, il Gruppo del Comune, guidato dal Capitano del palio e dal suo seguito a cavallo, composto da giovani magistrati e cavalieri. Sono loro, i garanti della corsa ad aprire il corteo, insieme agli sbandieratori dell'Asta, Associazione sbandieratori di tradizione astigiana. Seguono uomini e donne, preceduti dal vessillifero, che portano in strada veri e propri quadri viventi che riproducono in modo fedele costumi e tradizioni raffigurati in dipinti e affreschi del Medioevo.
Stemmi di nobili casate astesi, devozione e superstizione medioevale, consuetudini e mestieri, giochi e giostre equestri, leggende e miti, banchetti e associazioni dei mestieri sono alcuni dei temi della sfilata. Dame e contadini, mercanti e banchieri, uomini di scienza, artigiani e vescovi: sacro e profano che torna ad animare il centro storico, all'ombra di torri, caseforti e palazzi medioevali. Chiude il corteo il Carroccio, scortato dagli armigeri, e trainato dai buoi. Porta le insegne della città, il gallo in ferro battuto, simbolo delle libertà comunali e il Palio, il drappo, dipinto quest'anno dal maestro Mauro Chessa.
"La sfilata serve anche a far conoscere meglio la storia medioevale della città", spiega la componente della commissione storica della sfilata, l'esperta di storia medioevale, nonché direttrice della Biblioteca Astense, Donatella Gnetti. "Ogni anno - spiega - i 21 comitati palio sviluppano un tema medioevale che li riguarda da vicino e poi lo sviluppano in sfilata, in base a un rigido standard. Richiediamo anche una specifica bibliografia di riferimento e verifichiamo attentamente la congruità storica della narrazione che interpretano". La messa in scena itinerante, che dà vita alla sfilata, ha anche una commissione artistica incaricata di ulteriori verifiche. Al gruppo che rappresenta al meglio il tema storico del corteo va in premio la 'pergamena d'autore' del club di Asti del Soroptimist international d'Italia. Una giuria di esperti qualificati assegna il riconoscimento nato nel 1983.

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