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Equo compenso: Camere civili, 'restano questioni irrisolte'

Equo compenso: Camere civili, 'restano questioni irrisolte'

Avvocati dopo l'ok alla legge sui pagamenti per i professionisti

ROMA, 14 aprile 2023, 17:44

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Soddisfatta per l'approvazione definitiva della legge sull'equo compenso per i professionisti, l'Unione nazionale delle Camere civili segnala che restano, però, "tre questioni irrisolte che meritano una ulteriore riflessione". La prima riguarda la retroattività della provvedimento, che l'avvocatura auspica, ma che "si scontra apparentemente" con un articolo delle disposizioni transitorie, secondo cui le norme sull'equo compenso" non si applicherebbero alle prestazioni professionali non ancora svolte". Una "stortura" che, si sostiene, potrebbe essere corretta "da una interpretazione equa delle norme".
    La seconda riflessione si lega all'indennizzo che il giudice può liquidare al professionista che ha dovuto subire un trattamento non equo e ad un'altra norma che prevede che lo stesso professionista debba subire una sanzione disciplinare. "Sarebbe la prima volta che verrebbe sanzionata la vittima di un sopruso e non chi l'ha compiuto. Speriamo che serva soltanto a spezzare il vincolo di omertà che può legare il professionista al cliente che abusa, e che poi finisca rapidamente nel dimenticatoio", auspicano i civilisti. La terza considerazione riguarda il futuro della professione forense. "Se davvero le vecchie convenzioni restassero invariate in eterno, pure per gli incarichi futuri, si bloccherebbe il ricambio generazionale: banche e assicurazioni cercherebbero di mantenere in vita il rapporto con i vecchi avvocati, pur di conservare il loro potere negoziale. Coloro che hanno un forte potere contrattuale sarebbero così salvi: l'equo compenso non li toccherebbe", termina la nota degli avvocati.
   

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