Per l'ultimo giorno di scuola in cui
hanno sostenuto l'esame di italiano, alcuni migranti del Cara di
Bari hanno regalato all'insegnante un mazzo di fiori racconti
nei campi vicini al Centro di Accoglienza. Mentre alcune donne
stendevano i panni e i ragazzi giocavano a calcio balilla nella
tensostruttura adibita a mensa, mentre i musulmani pregavano in
moschea per il ramadan, nella "scuola" in legno allestita al
centro del campo, si tenevano gli esami finali. Ed è lì che
durante l'anno i migranti seguono corsi di lingua, di
informatica, di canto e sartoria. Ai richiedenti asilo della
struttura sono dedicati numerosi servizi e attività. Nel
presidio sanitario con due medici presenti h24, i migranti
vengono sottoposti ad uno screening iniziale soprattutto per
individuare eventuali malattie infettive, come scabbia e
tubercolosi, e poi monitorati e curati per eventuali altre
patologie, dal diabete al cancro e ai disturbi psichiatrici. Nel
Cara ci sono 1.856 migranti, circa 300 in più della normale
capienza.
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