Un medico avrebbe falsificato le
firme del consenso informato per una serie di interventi e
analisi a cui fu sottoposta Angela Valeria Lepore, la 27enne di
Toritto, agente di Polizia Penitenziaria, deceduta nel luglio
2014 dopo tre interventi chirurgici negli ospedali Santissima
Annunziata di Taranto e Policlinico di Bari. Una nuova inchiesta
sulla morte della donna aperta dalla Procura di Taranto
ipotizza, sulla base di una consulenza calligrafica, che tre
firme relative ad un intervento, una trasfusione e l'anestesia,
sarebbero state messe non dalla paziente ma dal dottor Antonio
Di Pinto, uno dei medici che hanno curato la 27enne
nell'ospedale di Taranto e che ora rischia un processo per
falso. Il pm di Taranto Remo Epifani ha infatti chiesto il
rinvio a giudizio e l'udienza preliminare è fissata al prossimo
19 dicembre.
Sul decesso della donna inizierà l'8 novembre un'altra
udienza preliminare per omicidio colposo in cui sono imputati
due medici: Di Pinto e il collega urologo Mario De Siati.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA