Il Comitato dei Genitori Tarantini
ed altre associazioni quali Peacelink, Wwf e Taranto Respira,
attraverso una lettera aperta, invitano il sindaco Rinaldo
Melucci a non ritirare il ricorso contro il decreto del
presidente del Consiglio dei ministri del 29 settembre scorso
che riguarda la nuova Aia per l'Ilva e ad assumere una posizione
ancora più netta.
"Nessuna ipotesi di decarbonizzazione - scrivono le
associazioni - per tenere in piedi la produzione, solo chiusura
e bonifica (quale minimo risarcimento per Taranto e per i suoi
morti) delle fonti inquinanti come unica strada perseguibile,
senza se e senza ma. Avrà, così facendo, una buona percentuale -
aggiungono rivolgendosi al primo cittadino - del popolo
tarantino al suo fianco, già convinta di uno sviluppo
compatibile con il territorio".
Come sindaco di Taranto "lei - osservano gli ambientalisti -
ha voluto intraprendere una strada di assoluta discontinuità
rispetto alle precedenti gestioni del governo della città.
Bene ha fatto, quindi, a farsi carico delle richieste
dell'intera comunità tarantina, anche oltre gli stretti confini
comunali, in considerazione del fatto che i picchi di mortalità
e morbilità a causa dell'inquinamento industriale verranno
raggiunti nei prossimi anni".
Le associazioni invitano dunque Melucci "a non fare neppure
un passo indietro. Ogni scelta che ci farà intravedere da parte
sua ripensamenti - concludono - non ci vedrà di certo tra i suoi
sostenitori".
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