/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Uxoricida all'ergastolo: i suoi beni restano a lui

Uxoricida all'eragastolo

Uxoricida all'ergastolo: i suoi beni restano a lui

Sentenza della giudice civile del Tribunale di Nuoro

NUORO, 17 maggio 2022, 13:27

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

I beni intestati a Francesco Rocca - il dentista di Gavoi condannato in via definitiva all'ergastolo come mandante dell'omicidio della moglie Dina Dore avvenuto nel marzo 2008, - appartengono a lui e non sono il frutto di un patto fiduciario con la famiglia. Lo ha stabilito la giudice civile del tribunale di Nuoro Tiziana Longu, rigettando l'istanza avanzata dalle due sorelle e dalla madre di Rocca contro il congiunto, con l'obiettivo di spogliarlo dei beni di cui è ancora titolare.

Un'astuzia, secondo gli avvocati Massimo e Roberto Delogu che rappresentano la famiglia di Dina Dore, e le avvocate Annamaria Busia e Francesca Calabrò che tutelano gli interessi della figlia 13enne di Rocca, con cui si vorrebbe evitare di rendere i beni del dentista aggredibili dai Dore, beneficiari di una provvisionale dopo la condanna, e dalla stessa figlia minorenne, per il cui risarcimento sono in corso altre due cause civili.

"Siamo soddisfatti della sentenza - commenta l'avvocata Busia - La giudice ha deciso esattamente come speravamo e cioè ha stabilito che le questioni poste dalle sorelle e dalla mamma di Rocca erano assolutamente infondate e che il patrimonio intestato è interamente di Francesco". Gli avvocati delle sorelle e della mamma del dentista, Giampaolo Mura e Giovanni Pinna Parpaglia, una volta lette le motivazioni della sentenza potrebbero ricorrere in appello . Francesco Rocca in questo procedimento era rappresentato dagli avvocati Angelo Manconi e Elisabetta Ena. 

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza