Una parcella "gonfiata" da
un milione di euro che il giudice Saguto autorizzò a liquidare
in favore di Gaetano Cappellano Seminara in quanto legale di
alcune società appartenenti all'ex re della sanità privata
Michele Aiello. Di questo ha parlato stamane il Pm Claudia
Pasciuti nel corso della sua requisitoria al processo che si
celebra all'aula bunker di Caltanissetta contro Silvana Saguto
ed altri 14 imputati per la gestione dei beni confiscati,
facendo riferimento alle dichiarazioni del commercialista Andrea
Dara. "Secondo il commercialista - ha detto la Pm - il numero di
incarichi che Cappellano Seminara riceveva gli impediva di
seguire adeguatamente le delicate questioni delle aziende di
Aiello. Nel 2011 inviò quattro notule a Dara relative a quelle
che riteneva essere le sue spettanze, per circa un milione di
euro. Dara si oppose, denunciando che quella parcella era
gonfiata. Cappellano Seminara scrisse direttamente alla Saguto
che nonostante i rilievi mossi emise il decreto di
liquidazione".
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