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La pianista ebrea Yablonskaya premia il palestinese Alshaikh

La pianista ebrea Yablonskaya premia il palestinese Alshaikh

La cerimonia al concorso musicale 'Scarlatti' di Trapani

PALERMO, 08 aprile 2024, 15:39

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

Ebrea moscovita, trasferitasi negli Stati Uniti durante il regime sovietico, la pianista Oxana Yablonskaya, alla cerimonia del concorso pianistico di Trapani intitolato a Domenico Scarlatti, da presidente della giuria ha incoronato vincitore della categoria emergenti il ventunenne talento palestinese Mohammed Alshaikh, dimostrando che la musica supera ogni confine, unendo i popoli al di là delle differenze culturali e politiche.
    Alshaikh, nato a Ramallah, in Cisgiordania, a 9 anni ha iniziato gli studi di pianoforte alla Barenboim Said Music School, istituzione fondata da direttore d'orchestra Daniel Baremboim. Ha proseguito la sua formazione al Magnificat Institute for Music di Gerusalemme e da alcuni anni partecipa con successo a concorsi in tutta Europa e ha già tenuto recital pianistici in Italia, a Taormina e Torino. La giuria gli ha assegnato il punteggio di 99,5 su un massimo di 100. In commissione, oltre ad artisti e didatti sia italiani che stranieri, anche Nina Tichman, che come Yablonskaya, proviene dagli Usa ed è di fede ebraica.
    In un momento in cui le differenze territoriali e di fede stanno segnando il nostro presente, i direttori artistici delle associazioni Trapani Classica e Mema - Mediterranean Music Association (rispettivamente Vincenzo Marrone d'Alberti e Giovanni De Santis) sottolineano l'importanza di questa felice coincidenza che amplifica l'obiettivo principale del concorso: far incontrare e sostenere giovani talenti provenienti da tutto il mondo.
    In questa edizione sono giunte domande di iscrizione da Russia, Cina, Palestina, Stati Uniti, Bulgaria, Vietnam, Corea del Sud, Giappone: paesi spesso al centro delle dinamiche geopolitiche più delicate che, attraverso giovani artisti, possono sedersi alla stessa tastiera del pianoforte per far risuonare l'armonia che in questo momento manca in troppe parti del pianeta.
    Mohammed Alshaikh ha eseguito la Sonata in La maggiore K 24 di Domenico Scarlatti, la Danse Macabre di Saint-Saëns nella trascrizione per pianoforte di Horowitz e Liszt, lo Studio op.
    10 n. 2 di Chopin e l'Etude-Tableaux op 39 n. 4 di Rachmaninov.
   
   

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