La Cassa dottori commercialisti (Cdc)
ha aumentato la propria posizione sui titoli di stato italiani
per ulteriori 250 milioni di euro. Lo apprende l'ANSA dallo
stesso Ente previdenziale dei professionisti, che rammenta pure
che nel 2023 "sono stati investiti complessivamente oltre 1,3
miliardi nel sistema-Paese Italia".
Il piano di impiego 2024 della Cdc prevede, poi, "altri
acquisti di emissioni governative italiane, oltre ai circa 750
milioni di Buoni ordinari del tesoro (Btp) in scadenza entro
fine anno da rinnovare".
L'operazione, dichiara il presidente della Stefano Distilli,
"evidenzia ulteriormente come, tenuto conto dell'entità dei
patrimoni amministrati, le Casse previdenziali stiano assumendo
un ruolo sempre più centrale" per il Paese, dovendo, comunque,
incalza, "ragionare su un orizzonte di lungo termine e di
sostenibilità futura". Al 31 dicembre 2023 "l'esposizione
domestica della Cassa dottori commercialisti ammontava a circa
3,3 miliardi, pari a circa il 30% del patrimonio complessivo, di
cui circa 2,4 miliardi è la quota relativa agli investimenti
mobiliari e in economia reale e circa 0,9 miliardi a quelli
immobiliari".
Nel dettaglio, indica ancora l'Ente, "la componente
realizzata tramite acquisto diretto di titoli di Stato è pari a
circa 1,8 miliardi", mentre "il valore attuale dei 'private
markets' ammonta, invece, a circa 400 milioni, mentre i restanti
200 milioni in altre categorie di attivi".
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