Un tentativo di rivolta
- senza gravi conseguenze - da parte di quattro detenuti è stato
messo in atto nel carcere di Spoleto, secondo quanto denuncia il
Sindacato autonomo polizia penitenziaria.
"Nel tardo pomeriggio di venerdì 3 maggio - riferisce in una
nota del sindacato il segretario nazionale dell'Umbria, Fabrizio
Bonino - quattro detenuti (di cui due di origini campana e due
sudamericani) si sono posizionti presso il cancello d'ingresso
della sezione. Due di loro, armati di spranghe di legno ricavate
dai tavoli in uso nelle celle e con minacce di morte rivolte al
personale presente, ne impedivano l'ingresso, tentando anche di
colpire l'ispettore coordinatore della sorveglianza generale che
nel frattempo era intervenuto sul posto".
Bonino precisa che "i detenuti in questione pretendevano di
parlare immediatamente con la direttrice dell'Istituto
penitenziario, pur essendo stati informati che la stessa non era
presente e a nulla sono valsi i tentativi di mediazione del
personale di polizia presente, tanto da dover richiedere
l'intervento del sostituto commissario, in questi giorni facente
funzioni di comandante che dopo ore di trattative", è riuscito a
fare desistere i rivoltosi".
Il sindacalista denuncia che "da lungo tempo, non solo il
Sappe ma anche la direzione dell'Istituto ed ultimamente perfino
la magistratura di sorveglianza hanno sostenuto l'esigenza di
una riduzione della presenza di detenuti appartenenti al
circuito di media sicurezza per una condizione di oggettivo
sovraffollamento dell'unica sezione destinata a tale circuito ed
oggi uno sfollamento è quanto mai necessario. Con le migliaia di
giornate di congedo e riposi settimanali arretrati e le migliaia
di ore di straordinario rese oltre il limite individuale e
neanche retribuite, non sono più accettabili condizioni di
lavoro rese ancor più precarie da una carenza di personale che
si attesta al 40% ed addirittura in assenza di un comandante
titolare ormai da quattro mesi".
Per questo, conclude Bonino, "il Provveditorato regionale ed
il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria devono
necessariamente prendere atto delle pessime condizioni in cui il
personale di polizia penitenziaria di Spoleto è costretto ad
operare e devono provvedere con urgenza all'invio delle 38 unità
che corrisponde al contingente recentemente stabilito nel piano
di incrementi per il 2024 nonché provvedere ad uno sfollamento
di detenuti appartenenti al circuito di media sicurezza per
almeno 25 unità".
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