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In Italia Garcia Marquez fu cronista per il caso Montesi

In Italia Garcia Marquez fu cronista per il caso Montesi

Il viaggio in Europa in anni '50 su tracce 'nuovo giornalismo'

BOGOTA', 18 aprile 2014, 20:52

Oscar Escamilla

ANSACheck

Gabriel Garcia Marquez © ANSA/EPA

Gabriel Garcia Marquez © ANSA/EPA
Gabriel Garcia Marquez © ANSA/EPA

 Nella sua lunga vita di scrittore e giornalista, Gabriel Garcia Marquez si è occupato di tante vicende di cronaca: anche del caso di Wilma Montesi, il processo per l'omicidio della giovane romana trovata morta nell'aprile del 1953 a Torvajanica. Dalla metà degli anni '50, 'Gabo' trascorse alcuni periodi in Europa. Nel vecchio continente, arrivò per la prima volta nel luglio del 1955 come inviato speciale del quotidiano El Espectador. Aveva 18 anni e fece il volo dalla Colombia in Europa a bordo di un aereo "Super Constellation", come raccontò egli stesso in uno dei pezzi per il quotidiano, un viaggio lungo con tappe alle Bermuda, a Lisbona e finalmente a Ginevra, la sua destinazione finale. Gerald Martin, il celebre biografo inglese di 'Gabo', sostiene che fu proprio durante questa permanenza in Europa, e grazie al suo contatto con la stampa internazionale, a concepire uno sguardo personale del reporter, che poteva essere cronista diventando allo stesso tempo protagonista di ciò che raccontava. Qualche anno dopo, questo sarebbe diventato in sostanza l'approccio del 'nuovo giornalismo' portato avanti da Garcia Marquez in tante storie, reportage, racconti e nel romanzo 'Notizia di un sequestro'.

Sia Martin sia altri esperti del futuro Nobel per la letteratura affermano che 'Gabo' venne inviato in Europa in realtà per fuggire dal regime imposto a Bogotà dal generale Gustavo Rojas Pinilla, l'unico dittatore della Colombia, al quale le storie raccontate nell'Espectador dal giovane Gabriel non andavano giù. Garcia Marquez lasciò Ginevra il 31 luglio e arrivò a Roma attirato dal cinema italiano, soprattutto dal neorealismo. Nel periodo romano, lo scrittore non smise di inviare i suoi articoli al quotidiano, tra i quali appunto una serie di pezzi sul caso Montesi. Trascorso qualche mese, a dicembre lasciò la città e si trasferì a Parigi. Nel gennaio del '56 il generale Rojas Pinilla chiuse però l'Espectador, fatto che fu un duro colpo economico per 'Gabo'. Dopo aver venduto il biglietto di ritorno in Colombia, per Garcia Marquez iniziò un periodo di vita parigino, accompagnata da fasi di crisi economica, anche se aiutato dagli amici, tra i quali Plinio Apuleyo Mendoza, scrittore colombiano che gli è stato vicino per decenni e che molto tempo dopo divenne ambasciatore a Roma. Prima che nel 1982 gli venisse assegnato il Premio Nobel per la letteratura, Mendoza raccolse nel libro 'Olor de la Guayaba' i ricordi dell'autore di 'Cent'anni di solitudine'

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