Dello schiaffo non si scusa, anzi
trova "deplorevole che si sia trasformato in un caso da
tribunale". A parlare così in un'animata conferenza stampa è il
regista coreano Kim Ki-duk, a Berlino per presentare a Panorama
Special il suo ultimo lavoro 'Human, Space, Time and Human',
film ultraviolento. Com'è nella sua tradizione. Lo schiaffo di
cui si parla è quello ricevuto da un'attrice coreana, che non
vuole essere identificata pubblicamente, che nel 2017 lo ha
accusato di abusi fisici e sessuali e di essere poi stata
picchiata sul set e costretta a scene di nudo e sesso che non
erano previste nel film Moebius.
Ora il regista - vincitore in carriera del Leone d'oro e del
Leone d'Argento al Festival di Venezia e del premio Un Certain
Regard a Cannes - ha ammesso di aver colpito l'artista con uno
schiaffo (e per questo è stato multato), ma lo avrebbe fatto
solo per scuotere l'attrice che non recitava come avrebbe
dovuto, nega però ogni altra accusa.
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