"Raccontare quella che è principalmente una storia d'amore". E' partito così, spiega la regista Karole Di Tommaso, il desiderio di realizzare un film sul percorso vissuto insieme alla compagna per avere un figlio attraverso la fecondazione assistita. Il risultato è la dramedy con un tocco surreale 'Mamma + mamma', presentata da Alice nella città (Panorama Italia) alla Festa del Cinema di Roma, con in prospettiva un'uscita in sala nel 2019. In un originale mix di realtà e fiction la regista ha unito attori, fra i quali le protagoniste Linda Caridi per interpretare lei e Maria Roveran per la compagna Ali, a un insieme di persone che appartengono realmente alla loro sfera di affetti, tra amici e parenti. "E una formula che mi ha dato la possibilità di rendere complementari i personaggi di realtà e finzione. Ho potuto mettere i due mondi a confronto e creare degli imprevisti meravigliosi che altrimenti non sarebbero arrivati. Così conosciamo Karole e Ali che pur di avere le risorse necessari per realizzare il sogno di diventare mamme, sono pronte e vendersi tutto il superfluo e a trasformare la loro casa in un B&B. Scelta mal sopportata da Andrea (Andrea Tagliaferri), ex di Alice, inaffidabile e infantile, che vive con la coppia. Così la vita delle protagoniste si popola di turisti ospiti e di una serie di imprevisti... Un viatico che nella realtà ha dato alla coppia due anni fa un figlio, che hanno chiamato Leone. La sceneggiatura "nasce da un diario che scrivevo e mandavo a Chiara (Atalanta Ridolfi, cosceneggiatrice), ogni giorno. Volevamo descrivere il nostro mondo di amici e parenti nel modo più vero, anche nei difetti di tutti noi". Non si fanno proclami politici, "ci concentriamo sulla sfera intima, evidenziando che nessuno si può permettere di dire a un altro cosa è giusto e cosa non lo è in materia d'amore". Per Linda Caridi "si affronta la tematica politica con leggerezza, nella quotidianità e normalità. Ci si scontra anche con gli ostacoli all'adozione e alla fecondazione assistita per le coppie gay in Italia. Senti il dono di quando l'amore è talmente forte da farsi desiderio di procreazione e moltiplicazione". Il tema della genitorialità gay "è trattato con con dolcezza e garbo - aggiunge Maria Roveran -. Siamo a un punto in cui urlare serve ma è utile anche anche saper comunicare senza cadere nella provocazione".
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