Non è gradevole per un pilota di
aereo trasmettere alla torre di controllo un codice di emergenza
per atti illegali a bordo come '7500', titolo quanto mai
evocativo della pellicola claustrofobica tedesca di Patrick
Vollrath, magistralmente interpretata da Joseph Gordon-Levit,
losangelino fuori dagli schemi dello star system, che arriva in
Piazza Grande al 72/o Film Festival di Locarno preceduto dalla
consegna del Leopard Club Award all'attrice premio Oscar Hilary
Swank.
Tobia (Gordon-Levitt) è il copilota statunitense trapiantato
in Germania con tanto di compagna hostess turco-tedesca, anche
lei sull'aereo, e figlioletto di due anni. I dirottatori
vogliono prendere possesso dell'A319 per scopi inizialmente non
chiari: uno scambio di detenuti con gli ostaggi, un modo per
finanziare la lotta, un atto simbolico per punire l'Occidente?
Tobia sarà messo di fronte a interrogativi morali distruttivi.
Aprire la porta della cabina per non fare morire un passeggero o
la sua stessa compagna?
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