JOSEPH CAMPBELL, DEE: I MISTERI DEL
DIVINO FEMMINILE (Edizioni Tlon, pp.424, 19 euro). Comprendere
il senso storico del maschile e del femminile per guardare al
futuro attraverso un viaggio tra i miti e gli archetipi,
dall'Europa neolitica alla mitologia sumera ed egizia, dai poemi
omerici al ciclo arturiano, anche per scoprire come la nostra
identità si è formata: è il percorso tracciato da Joseph
Campbell in "Dee: i misteri del divino femminile", pubblicazione
curata da Safron Rossi per la Joseph Campbell Foundation e in
arrivo in Italia con Edizioni Tlon dal prossimo 2 dicembre. Il
libro raccoglie gli scritti di Campbell intorno ai miti e agli
archetipi del divino femminile documentando come le grandi
narrazioni del passato, evolvendosi e resistendo nel tempo
nonostante l'imporsi delle tradizioni monoteistiche, abbiano
costituito la chiave di lettura con cui l'esperto di mitologie e
religioni ha interpretato la storia e la cultura a lui
contemporanee.
«La sfida attuale è fiorire come individui [ma] nella nostra
mitologia non esistono modelli di una ricerca femminile
indipendente […] E questo è il significato complessivo (in
termini mitologici) della sfida attuale: noi siamo gli
"antenati" di un tempo a venire, gli ignari creatori di
strutture mitologiche future, i modelli mitici che saranno fonte
di ispirazione per le vite che seguiranno», scrive lo studioso
scomparso nel 1987. Le rappresentazioni del femminile in diverse
tradizioni e culture sono dunque il punto di partenza affinché
la nostra epoca possa concepire nuovi sistemi mitici alla luce
di quelli del passato, ma anche per comprendere quale sia il
ruolo degli archetipi nella comprensione che hanno di sé uomini
e donne. L'autore correda il libro anche di una bibliografia
pensata per introdurre al dibattito e alle sue evoluzioni
successive.
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