In un mondo fiaccato dalla pandemia,
nel quale è sempre più difficile conservare certezze, si
rafforza la consapevolezza che l'informazione di qualità è e
sarà sempre più indispensabile per un corretto funzionamento
della società. Con l'avvento dei giganti di internet, dei
social, del cosiddetto citizen journalism, le notizie vere si
mescolano a quelle false in un frullatore nel quale è sempre più
difficile orientarsi. Per questo il lavoro certosino di ricerca
e verifica assume, oggi più che mai, un ruolo quasi salvifico.
E' questo il messaggio che emerge dall'ultimo lavoro di
Stefano Polli, vicedirettore dell'ANSA, e Cesare Protettì, che
nell'agenzia ha lavorato per tanti anni. 'E' l'agenzia bellezza
2020 - Storia e tecniche del giornalismo di agenzia', seconda
edizione quasi completamente riscritta del manuale pubblicato
nel 2007, è in libreria con Istimedia Edizioni. Uno strumento
per addetti ai lavori, ma anche utile al pubblico per orientarsi
nel sempre più variegato mondo dell'informazione e conoscere da
vicino un lavoro, quello dei giornalisti di agenzia, che spesso
resta nell'ombra, rispetto a quello dei colleghi di tv e
quotidiani.
"Da questa fase terrificante della pandemia - scrive Polli -
le agenzie di stampa ne escono rafforzate e rivitalizzate. Noi
giornalisti di agenzia siamo, come tutti, provati dal
coronavirus. Ma sentiamo che il nostro lavoro di informazione è
utile, serve alle persone, le aiuta a capire, in qualche modo le
conforta. È una sensazione che ho sempre avuto ma che si è
rafforzata in questo periodo e mi aiutato molto".
"Un libro molto concreto - sottolinea nella prefazione
presidente dell'ANSA, Giulio Anselmi -, riga dopo riga si cala
nel mestiere come va fatto. Con un realismo che si arma "di
badile, bussola e setaccio" fino a quando tutte le verifiche
sono state completate. Nel nuovo campo da gioco delle notizie
delimitato dai giganti della tecnologia dov'è sempre più
difficile distinguere le news dalla propaganda l'unica via di
salvezza è la qualità".
Si parte da un'analisi del nuovo contesto dell'informazione,
nel quale le notizie vere e certificate si mescolano alle fake
news, rendendo ogni cittadino un potenziale diffusore, a volte
inconsapevole di informazioni distorte o vere e proprie bufale.
Il quadro che emerge dal Reuters Report è un clima di sfiducia
dei lettori, che si dicono complessivamente scontenti della
qualità delle notizie e in particolare dei social media.
Nel panorama italiano spicca, sempre secondo il rapporto,
l'attendibilità dell'ANSA, a conferma del ruolo centrale delle
agenzie nel sempre più indispensabile lavoro di fact checking
delle notizie. Il manuale fa poi un quadro del panorama delle
agenzie mondiali e della loro storia dal 1835 ad oggi, dedicando
un capitolo ad hoc alla situazione italiana ed un altro al
racconto per immagini.
Il libro si cala anche nella quotidianità del giornalista,
tra trucchi, tecniche di linguaggio e strumenti del mestiere.
Fino a una carrellata di storie raccontate dai cronisti sul
campo, compresi tanti scoop, con il contributo dei colleghi
impegnati nei diversi settori dell'informazione.
"Nel nuovo campo da gioco delle notizie delimitato dai
giganti della tecnologia dov'è sempre più difficile distinguere
le news dalla propaganda l'unica via di salvezza e la qualità",
scriveva Sergio Lepri, storico direttore dell'ANSA, nella
prefazione alla prima edizione. Proprio a lui, "giovane
centenario, maestro di giornalismo", è dedicato il libro. Oltre
che a tutti i giornalisti di agenzia, sempre affannati, ma
convinti che non esista mestiere migliore.
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