TAMA JANOWITZ, SCHIAVI DI NEW YORK
(ACCENTO, PP. 368, EURO 18)
Per i tipi di Accento torna dal 13 marzo il cult Schiavi di
New York di Tama Janowitz. Prefazione di Veronica Raimo,
traduzione di Rossella Bernascone.
Il volume è arricchito di tre testi inediti rispetto alla
vecchia edizione. Ritratto di una generazione, il libro racconta
i giovani della Grande Mela nei primi anni '80. I personaggi
sono artisti, attori, scrittrici, tutti emergenti e in cerca del
proprio posto nel mondo; fra questi Eleanor che crea gioielli in
gommalacca a forma di torte, Stash pittore di quadri con
protagonisti Duffy Duck e Gatto Silvestro, Marley col sogno di
volare a Roma a realizzare una cappella a due passi dal
Vaticano.
Uscito negli Stati Uniti nel 1986, Schiavi di New York
ottenne un immediato successo, Tama Janowitz divenne una delle
figure di punta del cosiddetto brat pack, che includeva
scrittori come Bret Easton Ellis, David Leavitt e Jay McInerney.
Andy Warhol acquistò i diritti del libro per farne un film.
Dopo la sua morte improvvisa il progetto passò nelle mani del
regista James Ivory che lo realizzò nel 1989.
Fra gli altri titoli di Tama Janowitz: Scream, A Memoir of
Glamour and Dysfuncion. Attualmente l'autrice vive a Ithaca, a
nord dello stato di New York, insieme al suo cane.
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