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Clara Galante e i suoi gioielli ispirati dal teatro

Clara Galante e i suoi gioielli ispirati dal teatro

Collane e monili dai personaggi interpretati sulla scena

ROMA, 28 febbraio 2020, 14:19

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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C'è la collana ispirata a Medea e il laccio nato interpretando Irene Brin, oppure il girocollo creato mentre vestiva i panni di Giovanna D'Arco, nella mostra intitolata Ethereal Creature - Opere da Indossare, che mette in scena in una galleria di Roma i gioielli creativi ispirati al teatro della talentuosa Clara Galante, attrice, regista, autrice, protagonista del teatro italiano, interprete di alcune tra i personaggi femminili più iconici della storia del teatro.
    Motivi di Unione è il nome del progetto dove i personaggi portati in scena si fanno gioiello. Gioiello e personaggio in cerca della giusta intonazione della voce, del fluido movimento della mano, della decisione di un passo, della velocità delle lacrime e della luce di uno sguardo: Medea, Etty Hillesum, Irene Brin, Marina Cvetaeva, Giovanna d' Arco, Clitennestra ed altre.
    Clara nelle pause delle prove, nelle attese dei camerini, a volte intreccia fili di lana, a volte ribatte rame e fissa antiche gemme, unisce gomme naturali e aggiunge oggetti della vita dei personaggi che porta sulla scena. In questi pezzi unici, l'artista restituisce alla vita preziosa di ognuna, nuove forme di vita. Ogni gioiello è un pezzo unico accompagnato da un testo poetico scritto a mano che aspetta di essere letto. Non poteva essere diversamente per una che l'arte e la moda ce l'ha nel dna, visto che è la cugina prediletta diel noto stilista italia-francese Maurizio Galante. "Grandi maestri mi hanno accompagnata in questo viaggio - spiega Clara - che somiglia alla vita. Peter Brook, Luca Ronconi, Vittorio Gassman, Marco Bellocchio. Da Mariangela Melato ho ereditato un flauto di Pan, diceva che la mia voce era un flauto. Da Ronconi, il privilegio di stargli accanto come attrice, assistente, amica e la donna che lo faceva ridere. Da Peter Brook, ho avuto in dono un peplo rosso con cui mi battezzó dicendo 'non è il lavoro che ti farà grande, sei tu che farai grande il lavoro'. Di Valentina Cortese restano l'amore, l'ironia, e l'eleganza del cuore e un paio di plateau suoi, realizzati a mano, forse un regalo di Fellini".
   
   

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