Tra il corso di Orbetello,
il sagrato del Duomo e la riva della laguna con sullo sfondo le
luci di Poro Santo Stefano si muovono nel buio come lucciole
decine di persone con le orecchie illuminate di blù da un paio
di cuffie ad alta fedeltà: sono tutti in collegamento Wifi col
pianoforte silenzioso che Andrea Vizzini sta suonando sul
sagrato della chiesa, sui cui scalini è seduta la maggioranza
degli strani ascoltatori: è il Silent Wifi Concert che apre in
modo inusuale l'edizione 2019 dell'Orbetello Piano Festival,
come sempre curato dal direttore artistico Giuliano Adorno, dopo
la serata col duo Schiavo-Marchegiani nei giardini della
fattoria La Parrina. Una serata dedicata alla luna e la notte,
tra "O graziosa luna io mi rammento" di Leopardi e "la luna di
mezzanotte/tesse una trama lucente sul mare" di Byron, passando
per versi di Petrarca, Foscolo, Baudelaire e altri che
introducono i vari brani musicali iniziando con il Chiaro di
luna di Beethoven per finire con il Clair de lune di Debussy.
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