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La Sec approva il primo Etf che
investe direttamente in Bitcoin, in quella che è una svolta nel
mondo degli asset digitali che viene così aperto al grande
pubblico. La consob americana ha dato il via libera alle 11
proposte che sono arrivate sul suo tavolo, aprendo la strada
agli scambi già da giovedì.
L'annuncio segnala una netta inversione di rotta da parte
della Sec che, per anni, ha opposto resistenza agli asset cripto
ritenendoli troppo rischiosi e soggetti a frode e manipolazione
del mercato. "L'approvazione si traduce in una maggiore
supervisione", afferma il presidente della consob americana,
Gary Gensler, invitando comunque gli investitori alla cautela
con gli asset cripto.
Il via libera arriva al termine di 24 ore convulse. Poco
dopo le ore 16 di martedì un post sull'account X della Sec
annunciava che l'Etf sul Bitcoin era stato approvato. Il
messaggio era però falso: l'account della Consob americana era
stato infatti hackerato, gettando nel caos il mondo del Bitcoin.
L'incidente ha alimentato le preoccupazioni sulle sicurezza di X
nella gestione di Elon Musk ed è sembrato incarnare i maggiori
timori della Sec sul mondo digitale. Un hackeraggio mentre era
attesa una delle decisioni più importanti nei 15 anni di vita
del Bitcoin da parte di una consob americana apparentemente
scettica delle critpovalute è stata infatti una beffa per la Sec
e il suo presidente, da sempre preoccupato dalla manipolazione
di mercato e da altre forme di cattiva condotta nel mondo della
valute digitali. Dopo aver resistito per anni agli Etf sul
Bitcoin, la Consob americana è stata messa all'angolo da una
corte di appello federale, secondo la quale la bocciatura nel
2022 della richiesta presentata da Grayscale è stata "arbitraria
e capricciosa". E così la Sec si è trovata a prendere la
decisione storica di aprire il mondo cripto al grande pubblico.
Le indagini sull'hackeraggio sono in corso, con l'Fbi in
campo. Secondo gli esami preliminari di X, l'account non è stato
compromesso per problemi ai sistemi della piattaforma ma da un
individuo che è riuscito a ottenere il controllo di un numero di
telefono associato a @SECGov tramite parti terze.
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