"La sostanziale stabilità delle
vendite rilevata a marzo 2024, che segue il modesto
miglioramento di febbraio - rivisto al rialzo - anche se non può
essere letta in modo troppo favorevole, potrebbe, comunque,
rappresentare l'inizio di una fase meno negativa sul versante
della domanda di beni. A tale dinamica potrebbe contribuire la
consapevolezza da parte delle famiglie dell'esaurirsi della
fiammata inflazionistica".
Lo scrive l'ufficio studi di Confcommercio in una nota,
commentando i dati Istat di oggi.
"I dati dell'ultimo mese vanno valutati con la massima
prudenza. - prosegue l'associazione - In particolare, il
significativo recupero dell'alimentare appare legato più alla
diversa tempistica della Pasqua che ad una ripresa della
domanda. Allo stesso tempo il calo rilevato per il commercio
elettronico sembra più un episodio che il segnale di un
mutamento nelle abitudini d'acquisto. Non vanno neanche
trascurate, pure in un contesto che appare meno fragile rispetto
ai mesi passati, le difficoltà in cui versano alcuni segmenti di
consumo, mobili e arredamento tra tutti, e le aziende di minori
dimensioni".
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