Per la prima volta dal disastro
nucleare di Fukushima, nel marzo del 2011, un robot è riuscito a
individuare quello che con ogni probabilità è il combustibile
radioattivo depositatosi nel fondo del reattore numero 3, il più
danneggiato nell'incidente. Lo ha reso noto la Tokyo Electric
Power (Tepco), il gestore dell'impianto di Fukushima Daiichi,
spiegando che i tentativi vanno avanti da mercoledì scorso e
l'obiettivo è di raggiungere le fondamenta, a una profondità di
6,4 metri. "Crediamo che il combustibile nel contenitore a
pressione si sia fuso e abbia causato il cedimento delle
strutture sistemate nella parte superiore della struttura", ha
detto il portavoce della Tepco, Takahiro Kimoto. L'operazione
'Little Sunfish', il robot a forma di cilindro del diametro di
13 centimetri, è il terzo tentativo di questo tipo. I precedenti
erano falliti.
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