Il gruppo punk russo di protesta,
Pussy Riot, conta di tornare in Russia dopo la guarigione
dell'attivista Pjotr Versilov, al momento in cura presso la
clinica universitaria berlinese della Charité. Lo ha detto
stamattina un'altra attivista del gruppo, Nadeschda
Tolokonnikova, aggiungendo che "restare in Russia è una
questione d'onore". L'attivista è tornata a parlare anche oggi
di "tentato omicidio", circa l'avvelenamento di Versilov.
I medici tedeschi stamane hanno dichiarato di presumere che
l'attivista russo la scorsa settimana sia stato avvelenato, ma
di non poter confermare né escludere l'uso di una sostanza dagli
effetti mortali, dal momento che la tossina non è stata
identificata.
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