Servono regole per fare in modo che
le grandi costellazioni dei satelliti per l'internet globale non
disturbino le osservazioni astronomiche: lo ha detto il
neopresidente dell'Istituto Nazionale di Astrofisica, Roberto
Ragazzoni, nella Conferenza degli addetti scientifici, spaziali
e agricoli delle ambasciate italiane organizzata dal ministero
degli Esteri.
Per il presidente dell'Inaf bisogna prendere atto che la
presenza in orbita delle nuove costellazioni satellitari "è
ormai inarrestabile" e che "è un problema da affrontare senza
gridare, ma si deve cercare di regolare il più possibile per
raggiungere una soglia accettabile": Questo è importante in
quanto "c'è un grande spazio per la tecnologia italiana al
servizio dell'astronomia e si deve riuscire a lavorare perché
l'osservazione del cielo non sia disturbata da questa nuova
manifestazione della Space Economy".
Fra gli esempi di tecnologia italiana al servizio
dell'astronomia, Ragazzoni ha citato il grande telescopio Elt
dello European Southern Observatory in costruzione sulle Ande
cilene: "E' un esempio di collaborazione internazionale al quale
l'Italia partecipa e in cui c'è tanta tecnologia nuova".
Investimenti in macchine come questa sono importanti, ha
osservato il presidente dell'Inaf, perché l'industria italiana
sia sempre più innovativa e sono moltissime anche le possibili
ricadute. E' così, che "l'Inaf ha affrontato sfide formidabili",
ha concluso riferendosi a scoperte straordinarie, come quella
delle onde gravitazionali.
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