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Consip: Renzi, lasciate in pace almeno le mie nonne

Consip: Renzi, lasciate in pace almeno le mie nonne

L'ex premier commenta l'intervista del 'Corsera' a sua nonna

ROMA, 17 maggio 2017, 22:36

Redazione ANSA

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Matteo Renzi in una foto d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

Matteo Renzi in una foto d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA
Matteo Renzi in una foto d 'archivio - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Credo sia un errore parlare di gogna mediatica, perché qui c'è qualcosa di più profondo dell'aggressione al Pd e al suo segretario. Qui c'è qualcosa che riguarda il funzionamento della democrazia italiana e che dovrebbe allarmare tutti quanti. Un attacco alla democrazia". Il presidente del Pd Matteo Orfini, in un'intervista all'Huffpost, attacca così dopo l'intercettazione della telefonata di Matteo Renzi con il padre, aggiungendo che "l'unico obiettivo è colpire il principale partito del paese".

"Lasciate in pace almeno le mie nonne", è l'appello di Matteo Renzi dopo le polemiche sul caso Consip e l'intervista del Corriere della sera a sua nonna sulla vicenda.

"Ricapitolando: 1. Le intercettazioni sono illegittime. 2. Vengono pubblicate violando la legge. 3. Emerge un quadro in cui un figlio dice al padre 'Devi dire la verità'. E il padre risponde dicendo 'Quella che ti sto dicendo è la verità, devi credermi'. A fronte di questo qual è il pezzo forte oggi sullo scandalo Consip? Un'intervista a mia nonna Anna Maria, meravigliosa donna buona e generosa di 87 anni, cui viene spiegato che suo figlio e suo nipote hanno litigato. Io sono molto fiero delle mie nonne, due tra le persone più belle che ho incontrato nella mia vita. Ma posso fare un appello per lasciare in pace almeno loro? Almeno le nonne, dai", chiede Renzi in un post su fb "Buona giornata a tutti, amici. C'è un sole splendido, oggi, godetevelo se potete!", conclude il segretario Pd.

LA NONNA DI RENZI, VI SPIEGO MATTEO E TIZIANO

"Matteo va d'accordo con il padre, certo il carattere è quello lì. E poi quando era piccolo Tiziano non c'era mai". Lo racconta, al Corriere della Sera, la nonna di Matteo Renzi, Anna Maria Pandolfi, che alla domanda se suo figlio Tiziano Renzi mentiva, replica: "Eh ci mancherebbe... Non l'ha mai dette le bugie. Nemmeno da bambino. Anzi. Lui vorrebbe che si facesse subito il processo così può far vedere che non ha fatto niente". "Ma chi l'ha detto - aggiunge - che Matteo del padre non si fida? È che c'è tutto questo rumore. I giornali. Lo dice anche Tiziano, da quando il ragazzo è su...". Anna Maria Pandolfi spiega di riferirsi al "governo, la politica. Da allora - dice - il mi' figliolo non ha più pace. Si ritrova anche quelli che gli fanno le fotografie sotto casa. S'inquieta, s'inquieta. S'è anche sentito poco bene. Ma noi siamo una famiglia per bene. A me e l'altro mio figlio non c'hanno potuto trovare niente. Lui è vigile urbano. Cercavano, cercavano...". Sul che cosa sia oggetto di ricerca, la nonna dell'ex premier afferma: "Ah, boh. I massoni? Di queste cose non ne capisco, io facevo la sarta, poi ho fatto la mamma. Ma qui c'è solo gente a posto, via. Lo fanno solo perché Matteo vuole tornare su". Di Matteo Renzi aggiunge che non è mai stato "accomodante", "il ragazzo ne ha fatte di tutte. E prima lo scout. E poi il calcio. E voleva fare l'arbitro", ma con il padre "non hanno litigato".

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