Dai social Andrea Pirlo ha ufficializzato il proprio ritiro dal calcio giocato. La semifinale di Eastern conference della Mls, fra il 'suo' New York City e il Columbus Crew, è stata quindi la sua ultima partita. "Il mio ultimo match in MLS. E, visto che il mio tempo nel NYFC è finito - scrive Pirlo - vorrei dire qualche parola. Vorrei ringraziare ognuno di voi per l'appoggio che mi avete dato e la gentilezza con cui mi avete trattato in questa incredibile città. Grazie a tutti, allo staff tecnico, ai compagni e a tutti coloro che lavorano dietro le quinte. Non finisce solo la mia avventura a NY, ma anche il mio viaggio nel mondo del calcio come giocatore, quindi vorrei avere l'opportunità di dire grazie alla mia famiglia e ai miei bambini per il sostegno e l'amore che mi hanno sempre dato e tutte le squadre e i compagni con cui ho avuto l'onore di giocare. Grazie a tutti coloro che hanno reso così incredibile la mia carriera e a ogni tifoso che, nel mondo, mi ha dato il proprio supporto. Sarete sempre dalla mia parte, e nel mio cuore" .
La carriera - Pirlo ha giocato con la maglie di Brescia, Inter e Reggina, prima di passare al Milan con cui ha conquistato due scudetti, una Coppa Italia, una Supercoppa italiana, due Champions League, due Supercoppe UEFA e una Coppa del mondo per club. Dal 2011 al 2015 è stato un giocatore della Juventus, con cui ha conquistato quattro scudetti, due Supercoppe italiane e una Coppa Italia.
Con la nazionale ha totalizzato 116 presenze e 13 reti, vincendo il Mondiali del 2006, giocati da protagonista. Lippi ricorda che "faceva parlare i piedi" mentre Totti lo ricorda come un "campione immenso", Buffon dice che è "Unico" e Nesta , altro compagno di quella fantastica avventura in Germania, lo definisce "un altro grande che lascia". Pirlo partecipando a tre Mondiali, tre Europei (argento nel 2012) e due Confederations Cup (bronzo nel 2013), è uno dei tre giocatori ad aver segnato almeno una rete in ognuna delle tre competizioni. Con la maglia dell'Under 21 ha vinto invece gli Europei del 2000 e il bronzo nel 2002. Un bronzo infine con la nazionale olimpica nel 2004.
L'ultimo match - Per l'ultimo atto della carriera il regista della nazionale campione del mondo nel 2006 ha voluto vicino a sé i suoi affetti più cari, perché anche se il suo era un addio annunciato fa sempre un certo effetto. Al City, che ha la stessa proprietà e gli stessi colori dei Citizens di Manchester, non è riuscita la rimonta perché dopo il 4-1 dell'andata a favore del Crew, ieri la New York biancoceleste ha vinto per 2-0, grazie a un gol dell'altro campione del mondo David Villa e ad un'autorete. Ma la cosa più bella sono stati gli applausi che i 23mila dello Yankee Stadium hanno tributato a Pirlo ogni volta che toccava la palla o batteva un calcio d'angolo. C'è stata poi la standing ovation finale, alla quale il giocatore la cui maglia è ancora la più venduta nello store del NY City ha risposto con un cenno di saluto. Poi a familiari e compagni, cercando di non lasciar trasparire la commozione, ha ripetuto quanto aveva detto di recente anche ai media, ovvero che lascia "perché a 38 anni è giusto dare spazio ai giovani, e poi a questa età uno non riesce più ad allenarsi come vorrebbe, e viene sempre fuori qualche acciacco". In Major League Soccer Pirlo ha lasciato il segno in particolare l'anno scorso, quando ha giocato tutte le partite, segnato un gol e servito undici assist. Quest'anno invece i problemi fisici, in particolare quelli alla cartilagine di un ginocchio, lo hanno frenato in molte occasioni e il tecnico Patrick Vieira non lo ha più considerato un titolare. Non gli ha però negato l'ultima passerella, come era sacrosanto che fosse.
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