Giovani detenuti 'materializzati'
sul palco in diretta streaming, intrecciando teatro e tecnologia
per ribaltare regole e percezioni e portare il carcere fuori dal
carcere. È in arrivo a Firenze 'One Man Jail: le prigioni della
mente', l'unico spettacolo in Italia che utilizza le tecnologie
digitali per un progetto di teatro in carcere, in scena in prima
assoluta l'8 e il 9 gennaio, ore 21, al Teatro Cantiere Florida.
Proposto e prodotto da Compagnia Interazioni Elementari,
diretta da Claudio Suzzi, lo spettacolo porta digitalmente sul
palco in tempo reale i giovani attori detenuti dell'Istituto per
i minorenni Meucci di Firenze, per raccontare una storia di
ossessioni e libertà, mentre il pubblico si trasformerà per due
ore in un gruppo di prigionieri. La storia è quella di Frank
Petroletti - interpretato dall'attore Filippo Frittelli - comico
che, all'apice del successo, viene arrestato e incarcerato.
All'interno della prigione, di fronte a un pubblico di detenuti
ostili e disinteressati, si prepara a esibirsi nella sua ultima
performance. Lo spettacolo si inserisce all'interno del progetto
'Streaming Theater: un ponte tra carcere e città', percorso di
educazione ai mestieri dello spettacolo e della performance
tramite l'utilizzo di tecnologie digitali, che vuole andare a
colmare due bisogni fondamentali di chi abita l'istituto di
detenzione minorile: stabilire un collegamento con la comunità
esterna e ottenere una formazione lavorativa. "Lavoriamo perché
i ragazzi vengano scritturati come attori - ha spiegato il
regista Suzzi, fondatore di Interazioni Elementari e ideatore di
Streaming Theater - remunerati come lavoratori dello spettacolo.
Per questo sarà fondamentale distribuire lo spettacolo in modo
da farlo circuitare il più possibile nei teatri della Regione
Toscana e del circuito nazionale".
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