E' pronto il progetto di
riqualificazione dell'intera area archeologica di Vetulonia, nel
comune di Castiglione della Pescaia (Grosseto), che prevede un
intervento conservativo con l'intento di creare una visione
d'insieme, omogenea e riconoscibile. Oggi la presentazione da
parte del sindaco Elena Nappi, dall'architetto incaricato
Alessandro Nocentini insieme alla Direttrice dell'area
archeologica nazionale di Vetulonia Susanna Sarti per conto
della Direzione regionale musei della Toscana.
L'area archeologica di Vetulonia, spiega una nota, è
suddivisa in più zone di interesse turistico distribuite sul
territorio, che vanno dagli abitati di Costa Murata, Costia dei
Lippi e Scavi Città, alle tombe monumentali del Belvedere, della
Pietrera e del Diavolino. L'intervento non stravolgerà la
morfologia dei siti, il paesaggio e le strutture ma darà origine
ad un'integrazione tra architetture e ambiente, esaltandone
l'estetica e la funzionalità con una particolare attenzione
all'accessibilità. Sul fronte dei materiali, i percorsi pedonali
saranno in terra battuta, le aree di sosta in legno, pietra
naturale locale per gradinate e rampe di collegamento,
passerelle e nuovi edifici in corten e superfici vetrate. Il
restyling del percorso interesserà anche le zone verdi, con
l'inserimento di nuove specie arboree autoctone accanto a quelle
già esistenti. Nuovi pannelli illustrativi accompagneranno il
visitatore mentre un sistema di illuminazione con ottiche
radenti darà luce a tutti i percorsi e camminamenti. Il primo
stralcio dei lavori è esecutivo e non appena la conferenza dei
servizi avrà dato il via libera al progetto definitivo
complessivo di tutte le aree, grazie al quale potranno essere
richiesti finanziamenti ad hoc, sarà possibile partire iniziando
dal riallestimento del punto accoglienza dell'area Scavi Città.
"Siamo felici ed entusiasti del progetto di riqualificazione e
valorizzazione presentato - sottolinea Nappi - per l'importanza
che rivestono le aree archeologiche nel tessuto urbano e
culturale di Vetulonia e non solo. Queste zone sono un elemento
fondamentale del territorio castiglionese, era necessario dare a
questi luoghi una nuova veste, innovativa e conservativa allo
stesso tempo, che ne esaltasse le particolarità e specificità
che raccolgono".
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