Un progetto di restauro e
conservazione di Ponte Vecchio che interesserà principalmente la
pavimentazione, le arcate e le pile, per un investimento di 2
milioni che saranno finanziati dal Comune di Firenze e dalla
famiglia Antinori, nell'ambito delle celebrazione per i 50 anni
del vino Tignanello. E' il progetto presentato a Palazzo Vecchio
dal sindaco di Firenze, Dario Nardella e dal marchese Piero
Antinori.
I lavori inizieranno a ottobre 2024, si svolgeranno in tre
fasi e finiranno nel 2026. Tra gli interventi in programma, non
di natura strutturale ma conservativa, ci sono l'eliminazione di
alghe, muschi e piante dalle superfici, la pulitura da depositi,
stuccatura e consolidamento di fratture e fessure, ricostruzione
elementi lapidei e restauro della pavimentazione in pietra. "Si
tratta di uno dei progetti di restauro più importanti degli
ultimi 50 anni nella nostra città - ha detto Nardella - un
investimento di 2 milioni di cui la metà da parte del Comune
l'altra metà con la donazione della famiglia Antinori in
occasione dei 50 anni del Tignanello, uno dei più importanti
vini italiani. Siamo contenti anche perché Ponte Vecchio sarà
completamente restaurato attraverso un intervento tecnico
abbastanza complesso perché ci vorrà un cantiere galleggiante e
bisognerà lavorare soprattutto nelle stagioni estive. Sarà il
più grande intervento su Ponte Vecchio nella sua storia dopo
quello di messa in sicurezza del 1967, dopo l'alluvione".
"Siamo molto contenti - ha detto Antinori - di avere questa
opportunità di restituire alla città, a cui siamo legati da
tante generazioni e tanti secoli, qualcosa di tutto quello che
la città di ha dato. Essere fiorentini dà un valore aggiunto e
un vantaggio competitivo dal punto di vista commerciale di
grande importanza. Ci sentiamo debitori e questa è una
bellissima occasione, a maggior ragione per questo abbinamento"
del restauro "con la celebrazione dei 50 anni del Tignanello".
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