"Nessun abbandono, noi senza Anthony
non possiamo vivere, da quella notte non l'abbiamo più visto e
sentito. Se non me lo ridanno io mi uccido". Da un centro per
migranti a Duggendorf, in Baviera, parla il papà del bimbo di 5
anni della Sierra Leone trovato il 13 novembre scorso sotto il
vagone di un treno merci al valico del Brennero.
"In una stazione italiana volevamo prendere un treno per la
Germania, mo sono allontanato per prendere qualcosa da bere e da
mangiare e quando sono tornato ho trovato solo mia moglie e la
bambina", racconta il padre James al Corriere della Sera. "Ho
pensato fosse salito con lo zio sul treno per la Germania, visto
che dovevamo andare tutti lì - aggiunge la madre - e noi abbiamo
preso quello successivo, ma all'arrivo ad Augsburg non c'erano
più". I genitori, commercianti ambulanti sbarcati in Calabria 5
mesi fa, potranno riabbracciare Anthony solo se giudicati idonei
dal Tribunale dei minorenni. Altrimenti per il bimbo inizierà la
procedura per l'adozione.
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